La violenza contro le donne, secondo l’art. 1 della Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne dell’ONU (1993), è definita come qualsiasi atto fondato sul genere che causa danno fisico, sessuale o psicologico, inclusa la coercizione o la privazione della libertà, sia in ambito pubblico che privato. Istituzioni come D.i.Re e ISTAT forniscono ogni anno dati fondamentali per comprendere meglio questo fenomeno complesso e trasversale.
Secondo il rapporto del 2022 pubblicato da D.i.Re*, le forme di violenza sono molteplici, consolidate nel tempo e spesso esercitate contemporaneamente. La più comune è quella psicologica (80,4%), seguita da quella fisica (58,5%) ed economica (32,2%). Nell’80,5% dei casi, il maltrattante è un uomo in stretta relazione affettiva con la donna, che cerca di esercitare controllo e sopraffazione. L’autore della violenza è quasi sempre il partner (56%) o l’ex partner (24,5%).
Le violenze rappresentano un pericolo non solo per le donne, ma anche per i loro figli e le loro figlie. Le case rifugio dei Centri antiviolenza sono a volte l’unica soluzione per evitare ulteriori abusi. Queste strutture sono gestite da operatrici formate e specializzate ma con risorse economiche insufficienti. Infatti, né i finanziamenti pubblici né le donazioni private riescono a sostenere appieno l’attività dei Centri.
L’aumento delle richieste di aiuto e la crescente complessità delle situazioni richiedono un sostegno concreto da parte di tutta la società. Per questo, noi di ABS FOOD abbiamo deciso di dare il nostro contributo al Centro Veneto Progetti Donna di Padova. Con 5 Centri antiviolenza, 8 sportelli e 5 case rifugio, dal 1990 garantisce accoglienza e protezione, consulenza legale e psicologica e programmi di fuoriuscita dalla violenza. Dalla sua nascita ad oggi, il Centro ha aiutato oltre 11.500 donne.
Solo il 27% delle donne decide di denunciare, spesso a causa di mancanza di fiducia nelle istituzioni e della paura di subire vittimizzazione secondaria durante l’intera procedura giudiziaria. Secondo l’ISTAT**, nel 2023 le chiamate al numero antiviolenza e stalking, il 1522, sono aumentate del 59% rispetto al 2022, con un picco significativo nell’ultimo trimestre. Questo aumento suggerisce un crescente riconoscimento dell’importanza di trovare sostegno e protezione. È fondamentale che la società e le istituzioni collaborino per garantire adeguati aiuti e supporti alle donne vittime di violenza, sostenendo attivamente associazioni e istituzioni dedicate a questo importante compito.
*Fonte: D.i.Re, Report annuale 2022 – Rilevazione dati
**Fonte: ISTAT, Audizione presso la commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere